La crisi economica colpisce un po’ tutti i settori: anche quello della previdenza integrativa, che quest’ anno ha fatto registrare delle importanti novità. La Covip ha infatti rilevato, nella sua relazione annuale, che nel corso del 2013 circa 1,2 milioni di persone hanno sospeso i versamenti dei loro fondi pensione complementari.
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Questo dato, quindi, sommato a quello che si era potuto registrare nel 2011, in cui le sospensioni erano state 100 mila in meno, va a instaurare una tendenza degli ultimi anni innescata dalla recessione.
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Attualmente, in Italia, i titolari di pensione integrativa hanno raggiunto la quota di 5,8 milioni – dato 2012 – con un incremento del 5,3% su base annua. Bisogna pensare, infatti, che oggi circa un quarto dei lavoratori italiani possiede un fondo pensione e il rapporto tra le nuove adesioni e le uscite dal sistema – per mezzo di riscatti e di anticipazioni – viene comunque rappresentato da un numero positivo. A cambiare sono state, semmai, le motivazioni per le quali i titolari di fondi pensione richiedono l’ accesso alle anticipazioni, che non vengono più richieste solo per spese sanitarie e per l’ acquisto o la ristrutturazione dell’ abitazione, ma anche per altre esigenze.
Dalla parte dei titolari, ad ogni modo, resta sempre il vantaggio rappresentato dai rendimenti delle pensioni integrative, che quest’ anno si sono aggirati tra l’ 8 e il 9%.