Ogni tre mesi, l’istituto di ricerca Factset analizza i portafogli dei cinquanta maggiori fondi speculativi e stila la propria classifica relativa ai titoli con maggior peso.
L’ultimo report comunica che durante il terzo trimestre di quest’anno, i grandi gestori hanno aumentato l’esposizione verso il mercato delle azioni del 3,8%, destinando gli investimenti in particolar modo verso i comparti della tecnologia informatica, dell’energia e dei consumi discrezionali.
In termini di titoli singoli, quelli con maggior benchmark sono stati Shire, eBay e AbbVie. Proprio quest’ultimo, durante l’ultimo trimestre, ha provato ad acquisire Shire. I titoli più venduti sono al momento Mallinckrodt e Apple, che continua tuttavia a mantenere la prima posizione. La new enty è Alibaba, che è stata l’azione più comprata, succesivamente all’ipo del 26 settembre, da cinque dei 50 hedge funds. Le prime tre società nel portafoglio aggregato dei fondi speculativi, secondo Facset, sono:
1)Apple. Il gigante di Cupertino, guidato da Tim Cook, è stato oggetto di vendite da parte dei fondi speculativi, che hanno ridotto le loro posizioni del 7,1% (-994 milioni di dollari), ma non ne hanno scalzato la leadership in graduatoria. Il valore di mercato alla fine del periodo della quota detenuta dai fondi speculativi era 12,967 miliardi di dollari. Da gennaio il titolo, che capitalizza quasi 700 miliardi di dollari, è salito sul listino Nasdaq del 47,4%.
2)Icahn Enterprises. Al secondo posto la holding presieduta dal miliardario Carl Icahn, il 26° uomo più ricco del mondo secondo la rivista Forbes. Il valore di mercato alla fine di settembre della quota detenuta dai primi 50 hedge fund era 11,354 miliardi di dollari, in crescita modesta (+1,2%, che corrisponde a 139 milioni di dollari) rispetto al periodo precedente. Da inizio anno il titolo ha lasciato sul terreno a Wall Street l’8%.
3)Allergan. Sul terzo gradino del podiola società farmaceutica, che è stata acquistata il 17 novembre da Actavis per 66 miliardi di dollari. Il valore di mercato alla fine del terzo trimestre della quota detenuta dai fondi speculativi era 9,310 miliardi di dollari, in flessione dell’1,5% (-141 milioni di dollari). Da gennaio il titolo, che capitalizza 63 miliardi di dollari, è salito a New York dell’89,6%. Negli ultimi sei mesi del 28,3%.