L’ABI tra agosto e settembre ha dedicato un buon numero di ricerche a mutui e finanziamenti legati all’acquisto degli immobili facendo notare che ci sono dei miglioramenti, che la fiducia degli italiani ha ripreso a crescere ma bisogna anche mettere dei paletti chiari alla valutazione degli immobili.
Rispetto a queste ricerche abbiamo già evidenziato:
> Segnali positivi per le nuove erogazioni di prestiti bancari
E abbiamo parlato della sempre maggiore digitalizzazione dei servizi erogati dagli istituti di credito:
> Mobile banking come frontiera dei servizi bancari
Abbiamo inoltre ricordato che l’ABI ha fornito delle istruzioni per disambiguare il momento delle perizie:
> Linee guida per la valutazione degli immobili
L’ultima notizia in ordine di presentazione e non in ordine cronologico, riguarda l’uso sempre più frequente del Fondo Garanzia prima casa. Come spiega l’ABI il Fondo di Garanzia serve ad estendere il capitale massimo erogabile della banca a favore dei mutuatari. Serve nella pratica per farsi erogare non l’80% del valore dell’immobile che prevede il regolamento di vigilanza ma il 100%.
Le coppie che fanno ricorso al Fondo di Garanzia sono sempre più numerose:
Nel frattempo, tra febbraio e luglio 2015 sono ammontati a 83 milioni di euro i nuovi mutui garantiti e altri 88 milioni in fase di erogazione. Lo strumento risulta particolarmente efficace per favorire l’acquisto dell’abitazione da parte delle giovani coppie.Lo comunica l’ABI sottolineando che il Fondo rappresenta un fondamentale esempio di collaborazione tra banche e Istituzioni, a vantaggio delle famiglie che ancora scontano gli effetti della crisi ma aspirano ad acquistare l’abitazione principale. L’obiettivo è, infatti, continuare a favorire l’accesso al credito a nuclei in difficoltà, e soprattutto giovani coppie, con una dotazione da 600 milioni di euro che potrebbe garantire finanziamenti potenziali per 12-15 miliardi di euro.Il Fondo – prosegue l’ABI – contribuisce all’ulteriore spinta del mercato dei mutui che registra una fase di grande rilancio, con un’impennata tra gennaio e luglio 2015 dell’82,2% rispetto al medesimo arco temporale dello scorso anno.