Intesa Sanpaolo nega l’ipotesi di un piano con Generali per lo sviluppo di attività comuni nei Paesi dell’Europa dell’Est.
In campo assicurativo l’unico Paese in cui esiste da tempo un accordo, peraltro limitato alle sole polizze vita ricorrenti, è la Slovacchia e non c’è alcuna ipotesi di estensione della partnership ad altri Paesi.
Invece, stando a fonti di stampa, sarebbero in corso contatti tra Generali e Intesa Sanpaolo ai fini di rinnovare la partnership in Slovacchia, in scadenza a fine anno, e allagarla anche alla Repubblica Ceca, dove Intesa Sanpaolo non ha una presenza rilevante ma dove la banca potrebbe arricchire la rete di Generali con prodotti bancari come le carte di credito.
L’accordo dovrebbe avere ad oggetto principalmente il ramo vita e, solo eventualmente, prodotti del ramo danni.
Intesa Sanpaolo, mediante la controllata Vub banka, dispone di circa 240 sportelli in Slovacchia e opera in Repubblica Ceca attraverso una controllata della stessa. Attualmente circa il 6% dei premi vita della compagnia assicurativa proviene dai Paesi dell’Est-Europa.
In realtà, nel corso dell’Investor Day a novembre, ricordano gli analisti di Banca Akros, il management aveva dichiarato l’intenzione della compagnia triestina di espandere la sua presenza nella Repubblica Ceca, dove è il primo operatore con una presenza sul mercato molto rilevante attraverso Ceska Pojistovna e Generali Pojistovna Trieste (quota di mercato del 35% nel segmento vita e del 30% nel ramo danni, secondo i dati 2013).
Allo stesso tempo, Generali mira a sviluppare i mercati “core” come l’Ungheria, la Slovacchia, la Serbia e la Polonia e ad aumentare la propria presenza in aree complementari come la Romania, la Slovenia, la Bulgaria e la Croazia. Banca Akros ha ribadito il rating accumulate e il target price a 20,50 euro sul titolo Generali e la raccomandazione reduce e il target price a 3,20 euro su Intesa Sanpaolo che al momento in borsa segnano, rispettivamente, un -0,34% a 17,59 euro e un -1,17% a 3,376 euro.