Gli analisti hanno attribuito i buoni risultati del Gruppo Generali ad un cambio al vertice operato all’inizio di giugno, quasi a dire che sia stato proprio il terzo trimestre dell’anno a trainare tutta l’azienda verso dei risultati incredibili.
Il 2 giugno di quest’anno, i vertici del Gruppo Generali hanno allontanato il CEO Giovanni Perissinotto che sembra aver fatto tramontare il titolo della compagnia in borsa con una perdita vicina al 60 per cento. Una débacle senza precedenti prima.
Adesso, invece, l’inversione di tendenza è iniziata a si è anche stabilizzata. L’azienda ha diffuso una nota spiegando che l’utile netto della compagnia è in crescita del 37 per cento rispetto ai primi nove mesi del 2012 e si cristallizzato sul 1.133 milioni di euro.
Anche il risultato operativo complessivo registra un buon aumento, benché meno consistente dell’indice precedente. Il risultato operativo è di 3.292 milioni di euro, il 9,4 per cento in più dell’anno scorso. In questo caso tutto si deve agli ottimi risultati del ramo “vita” della compagnia che è andato su del 16,5 per cento.
Non stupisce dunque che anche il patrimonio netto sia in aumento rispetto all’anno scorso e si sia registrata una crescita del 24,1 per cento rispetto al 2011, passando infatti dai 15.486 milioni di euro dell’anno scorso ai 19.215 milioni di euro di oggi.