Secondo il quotidiano liberalconservatore Frankfurter Allgemeine la Banca Centrale Europea sarebbe colpevole di temporeggiare sulla pubblicazione dei dati relativi ai patrimoni dei cittadini dei vari paesi dell’Eurozona, rimandando il tutto a dopo che sarà stata presa la decisione sul salvataggio di Cipro.
Il motivo di questo ritardo, secondo il quotidiano tedesco, sarebbe una volontà della BCE di evitare il cambiamento dell’opinione della Germania sulle reali condizioni dei paesi che dicono di trovarsi in difficoltà. Il principale indiziato è Cipro.
Il report del quotidiano tedesco prende spunto dai dati che emergono da alcune fonti che afferiscono alla Credit Suisse, secondo i quali molti dei paesi che hanno chiesto l’intervento dell’Unione Europea sono, in realtà starebbero molto meglio della Germania stessa. Nello specifico in Italia il patrimonio medio pro capite per ogni adulto è di 165mila euro, un patrimonio ben superiore a quello stimato per la Germania che è di 135mila euro.
Allo stesso modo anche Cipro è messa abbastanza bene, con 87mila euro pro capite, seguita da Spagna (81), della Grecia (70) e
Secondo l’autore dell’articolo dell’editoriale che accompagna i dati, Holger Steltzner, membro della Direzione del giornale, la BCE del Portogallo (60mila euro).
Apparementemente teme la protesta nei paesi pagatori netti se anche dati ufficiali della Bce provano che i presunti ricchi tedeschi, austriaci, olandesi o finlandesi in realtà non devono aiutare i ciprioti più poveri di loro. E cosa dovrebbero dire slovacchi o estoni veramente poveri, che già da lungo tempo hanno pagato per paesi molto più ricchi di loro e ‘Euroschuldensuender‘ come Spagna, Grecia, Portogallo o Irlanda?