Brutte notizie arrivano dal Giappone. Il Paese del Sol Levante è nuovamente in recessione. La novità porterà a un rinvio del nuovo rialzo dell’Iva, e alla convocazione di elezioni anticipate nonché a un referendum sull’Abenomics.
A Tokyo la Borsa ha fatto registrare un crollo del 3%. Stando ai dati preliminari rilasciati in mattinata, durante il terzo trimestre il Prodotto interno lordo reale giapponese ha fatto registrare una contrazione pari all’1,6% – con un arretramento dello 0,4% sul trimestre precedente a seguito del crollo del 7,3% pari a -1,9% sul periodo iniziale dell’anno registrato nel secondo trimestre di conseguenza al rialzo dell’Iva dal 5 all’8% scattato il primo aprile.
Gli analisti erano più ottimisti: prevedevano in media una ripresa del Pil intorno al 2% annualizzato che non si è affatto verificata. Due trimestri consecutivi di calo del Prodotto interno lordo significano una caduta in recessione dell’economia.
Gli esperti hanno illustrato così la situazione:
Nel terzo trimestre i consumi privati si sono ripresi solo dello 0,4% rispetto al trimestre precedente, la metà di quanto ci si attendeva, a segnalazione dell’impatto perdurante sulla spesa delle famiglie derivante dall’incremento della pressione fiscale indiretta (nel secondo trimestre erano crollati del 5%). Una sorpresa relativa, visto che i salari non hanno tenuto il passo con l’arrivo dell’inflazione, che viaggia intorno al 3% se si considera l’effetto-Iva. Gli investimenti di capitale delle imprese sono diminuiti dello 0,2%, mentre le esportazioni nette hanno contribuito positivamente al Pil solo per 0,1 punti percentuali.
Il premier Shinzo Abe è tornato questa mattina dal lungo viaggio per i vertici internazionali della settimana scorsa a Pechino, Myanmar e Australia, accolto da un forte calo sui mercati successivamente alla notizia della recessione e dalla sconfitta elettorale del candidato da lui supportato come governatore di Okinawa.