Il Virus Ebola inizia a spaventare anche l’Occidente, contagiando i primi pazienti in Spagna e Texas. Tutto ha avuto inizio io Africa, e ora che l’epidemia si sta espandendo il timore è che diventi una pandemia vera e proprio. Lo scenario non lascia indifferenti i mercati internazionali, che nel bene e nel male hanno un forte grado di interazione con gli avvenimenti socio-politici che (solo apparentemente) giungono dall’esterno.
C’è chi in queste ore sta meditando su quali siano le strategie migliori per proseguire negli investimenti, e su come investire, anche ai tempi dell’Ebola. Deutsche Bank, in un recente studio, ha sottolineato che nel mirino ci sono soprattutto gli scambi di materie prime con i Paesi colpiti dal virus.
Nelle vicinanze si trovano delle vere e proprie terre promesse per ciò che concerne l’estrazione di oro e petrolio: paradisi in cui ‘albergano’ ingenti quantità di alluminio, cacao, cobalto e rame.
Ad esempio, proprio dai Paesi dell’Africa dell’Ovest proviene la maggior parte della produzione di cacao. Non è dunque escluso che, a meno che la situazione non ‘rientri’ rapidamente nei parametri normali, i prezzi subiscano un rialzo. Rialzo che potrebbe coinvolgere le materie prime in questione.
Occorre poi menzionare i numerosi gruppi minerari che operano all’interno dei Paesi colpiti dal virus Ebola. Molti sono quotati all’interno dei maggiori indici mondiali. Non escludiamo, pertanto, che le miniere regionali d’oro potrebbero mettere sotto pressione le suddette società. Tra queste Db, Anglobod, Vedanta Resources, African Minerals e AngloGold Ashanti, sono opposte al rischio di un’escalation.
Per il momento sono numerose le misure adottate per sconfiggere il virus. In caso contrario potrebbero verificarsi ulteriori rallentamenti nella produzione, nonché problemi relativi ai bilanci societari e problemi sulle quotazioni delle azioni sui diversi listini.
Settori quali quello del tempo libero e quello del turismo potrebbero soffrire molto a lungo l’attuale situazione, soprattutto se l’epidemia dovesse trasformarsi in pandemia.
Chi invece potrebbe guadagnare da questa situazione alquanto grave, sono i gruppi legati alla ricerca di cure e vaccini. Tekmira Pharmaceuticals, o Sarepta Therapeutics, Nanoviricides, Inovio Pharmaceuticals, Bio Cryst Pharms e Chimerix (le quali sono aziende biotech con cure in fase di sperimentazione) potrebbero beneficiare di un miglioramento in Borsa.