Gli investitori fuggono dall’Italia

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 Befera dice,”L’attuale sistema fiscale italiano non contribuisce ad essere un terreno appetibile per gli investitori esteri”. Ma ripone “grande fiducia nelle misure previste dal piano del governo ‘Destinazione Italia’ che può contribuire ad attrarre investimenti esteri”.

Legge di Stabilità: cosa cambia nelle aziende speciali

Confcommercio fa notare che l’aumento di imposizione per le maggiori entrate nel periodo 2014-2016 previste dalla Legge di stabilità riguardo al disegno di legge originario è salito ad oltre 4,6 miliardi, rispetto agli iniziali 1,6 miliardi. Si legge in una nota di Confcommercio “Non è superfluo evidenziare come il drammatico calo dei consumi registrato negli ultimi anni (-2,4% nel biennio 2008-2009 e -4,2% nel 2012) e le sue incerte prospettive anche per il 2014, sia una evidente, e preoccupante, “cartina di tornasole” di queste dinamiche della ricchezza delle famiglie”, prosegue Confcommercio. E, a questo proposito, sottolinea “vale la pena evidenziare come, al di là degli effetti della crisi, anche le modifiche intervenute nel lungo periodo sul versante della composizione delle strutture familiari incidano sui comportamenti di spesa”.

Peso fiscale su immobili, forte crescita

Perdita del potere di acquisto e calo dei consumi “restituiscono l’immagine di un paese gravemente malato in cui appaiono sempre più necessarie ed urgenti le riforme istituzionali ed economiche, in primis quella fiscale. L’attuale livello di pressione fiscale, infatti, è incompatibile con le esigenze della crescita e al momento non vi sono segnali di un cambio di rotta”.

“Se in questi ultimi otto anni il prelievo legato alla redditività degli immobili è rimasto pressochè uguale – afferma Bortolussi, segretario Cgia – quello riferito ai trasferimenti di proprietà è addirittura sceso del 23%, a seguito della fortissima crisi che il mercato immobiliare ha subito in questi ultimi anni. Solo il gettito riconducibile al possesso dell’immobile ha subito un vera e propria impennata: dal 2007 ad oggi è cresciuto del 78%. Tra l’Imu, la Tasi e il nuovo prelievo sui rifiuti, quest’anno pagheremo quasi 31 miliardi di euro”.

 

 

 

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