Dunque eccoci giunti all’inizio di una delle più importanti settimane di quest’anno per i mercati finanziari. I primi giorni di ogni mese rivestono un’importanza maggiore dal punto di vista del susseguirsi di appuntamenti macroeconomici, ma questi evidentemente preludono all’attesissimo meeting della Banca Centrale Europea nel quale verosimilmente si prenderanno delle decisioni di impatto notevole su sistema economico e mercati finanziari.
Durante la settimana scorsa molta è l’enfasi che abbiamo attribuito ai possibili scenari che il prossimo 5 giugno andranno a dipingersi con la comunicazione da parte della Banca Centrale Europea di eventuali manovre di politica monetaria, convenzionali e non. Appare a maggior ragione sensato, vista l’imminenza, riproporre un breve riepilogo spiega DailyFx. Un taglio del tasso di rifinanziamento principale di 10/15 punti base appare la decisione più verosimile, ma anche quella probabilmente meno efficace e in qualche modo scontata dal mercato.
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Le vendite di euro alle quali abbiamo assistito in questi giorni, seppure piuttosto graduali e non particolarmente profonde, vanno infatti esaminate nell’ottica di aspettative che stanno andando già a scontarsi sul prezzo e che via via sono state metabolizzate dal mercato. La seconda possibilità attiene invece al tasso di deposito, quello cioè di remunerazione per le banche commerciali quando conservano in seno alla BCE gli eccessi di liquidità overnight. Al momento questo tasso è a zero, per cui non vi è alcun interesse corrisposto per questo tipo di operazione che continua però ad essere ampiamente utilizzata in un contesto generale di crisi dove il problema centrale è la mancanza di fiducia tra gli agenti economici. Meglio dunque, dal punto di vista degli istituti di credito, depositare i fondi al sicuro anche se senza nessun ritorno, piuttosto che prestarli ad un’altra banca che a sua volta vive il rischio di controparte e che quindi è potenzialmente insolvente.