Gli scenari economici per Telegram prima e dopo l’arresto di Durov

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Inevitabile chiedersi quali siano, allo stato attuale, gli scenari economici per Telegram. Da quando è stato lanciato nell’agosto 2013, Telegram è stata una piattaforma di social media e un’app di messaggistica eccezionalmente popolare, grazie alla sua utilità e all’attenzione alla privacy. La forte crescita di Telegram è continuata fino al 2024. La ricerca di Finbold ha scoperto che, tra il 10 aprile e il 22 luglio, la piattaforma ha aggiunto più di 485.000 utenti attivi mensili (MoU) ogni giorno.

scenari economici per Telegram

Una prima analisi sugli attuali scenari economici per Telegram

La crescita ha garantito che, a metà estate, la base di utenti di Telegram si attestasse a 950 milioni, il che significa che circa un ottavo dell’umanità utilizzava l’app.

Sebbene arrivare a soli 50 milioni di distanza da 1 miliardo di utenti sia una pietra miliare importante, è interessante notare che la piattaforma di social media ha, a volte, vantato una crescita ancora più forte. Ad esempio, a luglio 2023, il CEO e fondatore, Pavel Durov, ha rivelato che 2,5 milioni di persone si iscrivevano a Telegram ogni giorno. In molti, considerando anche alcuni recenti fatti di cronaca, si concentrano sulla cosiddetta ombra dell’UE su Telegram.

Nonostante la popolarità e lo slancio di Telegram, la piattaforma ha iniziato a ricevere un diverso tipo di attenzione dal 24 agosto, quando la polizia francese ha arrestato Durov in un aeroporto vicino a Parigi.

Sebbene il presidente Emmanuel Macron e il suo governo sostengano che l’arresto non fosse motivato politicamente, ha comunque scatenato una forte reazione, con molti che lo hanno interpretato come una repressione della privacy e della libertà di parola.

In effetti, anche le accuse di scarsa moderazione e incapacità di prevenire attività illecite sono fondate, ma sollevano comunque importanti questioni nel dibattito sull’equilibrio tra privacy, sorveglianza e sicurezza nazionale.

Come ha osservato Andreja Stojanovic, co-autore della ricerca: “Anche se venissero rilevate attività illecite genuine e indiscutibili su Telegram, è probabile che l’arresto faccia comunque dubitare molti se, con la stessa logica, l’intera forza di polizia di una nazione debba essere perseguita ogni volta che si verifica un’attività illegale in una casa privata o in una stanza d’albergo”.

Tuttavia, non ci sono garanzie che l’arresto avrà un profondo impatto su Telegram stessa e, in effetti, la piattaforma ha già mostrato una notevole resilienza alle pressioni del governo durante il divieto russo del 2018. Ora dovremmo avere le idee un po’ più chiare in merito agli scenari economici per Telegram, in attesa di capire come cambieranno le cose a stretto giro.

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