In tempi di tagli alla spesa pubblica, anche le retribuzioni dei vari dipendenti dello Stato diventano di interesse generale. E dopo la volta delle pensioni d’ oro dell’ INPS, per cui una apposita interrogazione parlamentare ha appurato che vi sono assegni mensili che superano anche i 91 mila euro, ora è la volta degli stipendi dei dipendenti della Camera.
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Una nuova interrogazione parlamentare ha infatti chiarito che anche presso la Camera esistono alcuni profili professionali che sono oggetto di retribuzioni decisamente dorate.
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I risultati di questa “indagine interna”, tuttavia, sono stati pubblicati sul sito stesso della Camera e sono ora di dominio pubblico. Ecco quindi, in ordine decrescente, le retribuzioni d’oro di tutti coloro che sono alle dipendenze del Palazzo.
- Segretario generale – 406.399,02 euro (al momento dell’assunzione, a netto cioè dell’ aumento biennale del 2,5%)
- Vice segretario – 304.847,29 euro
- Consiglieri parlamentari – da 64 mila euro a 358mila euro dopo 40 anni di attività.
- Documentaristi e ragionieri – da 40 mila euro
- Segretari parlamentari – partono da 34 mila euro e possono arrivare fino a i 156 mila dopo 40 anni di attività.
- Commessi – da 34 mila euro al momento dell’assunzione con gli stessi scatti previsti per le altre categorie.
- Tecnici audio e video – partono da 30 mila euro ma arrivano fino a 152 mila
- Operatori tecnici – da 30.351,39 euro al momento dell’assunzione ai 136 mila euro dopo 40 anni di attività. In questa categoria sono compresi diversi profili professionali, che vanno dal barbiere, al falegname, all’elettricista, al centralinista.