Il governo inglese non sembra per nulla convinto del fatto che Google abbia pagato il giusto ammontare di tasse per quello che ha fatturato tra il 2006 e il 2001. Il nodo della questione è sempre lo stesso: Google ha sede in Irlanda e utilizzerebbe proprio questo stratagemma per avere delle condizioni fiscali agevolate sugli introiti derivanti dalla pubblicità in terra inglese.
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A chiedere una nuova verifica è stato il Public Accounts Committee, commissione interpartitica che controlla le finanze pubbliche, che ha parlato di una evasione fiscale intraprendente. Secondo la Commissione, e la sua teoria è suffragata anche da ex dipendenti del colosso di Mountain View, i dipendenti di Google su suolo inglese si occuperebbero anche della vendita degli spazi pubblicitari sul motore di ricerca e, quindi, per questi guadagni dovrebbero pagare le tasse al fisco inglese, e non a quello irlandese.
Le cifre riportate dalla Commissione parlano di un guadagno di 18 miliardi di dollari tra il 2006 e il 2011, per il quale sono stati pagati solo 16 milioni di dollari in tasse.
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La posizione di Google rimane sempre la stessa. Come ha dichiarato una portavoce la società
rispetta tutte le norme fiscali nel Regno Unito, e sono i politici che fanno queste regole. Il rapporto dimostra che la Commissione vorrebbe che le società internazionali pagassero più tasse dove sono i clienti, ma le regole non funzionano così.