Tutto potrebbe cambiare da un momento all’altro, con sostanziali novità per quanto concerne la Grecia.
Dopo settimane intense, dopo il referendum che ha consacrato le scelte del popolo ellenico con la vittoria del ‘No’, le decisioni sul futuro del Paese sembrano essere imminenti e potrebbero arrivare anche domani. Resterà nell’euro? Uscirà dall’euro?
L’assemblea degli esponenti di Syriza ha discusso la proposta del governo presieduto da Tsipras. Secondo indiscrezioni, l’ex ministro Varoufakis avrebbe esortato il partito a non votare il piano. Le proposte saranno poi votate dal parlamento greco prima di essere sottoposte ai ministri delle Finanze dell’Eurozona domani. Domenica, poi, vertice straordinario a Bruxelles dei capi di Stato e di governo dei 28 paesi dell’Unione europea che però, secondo un portavoce Ue, potrebbe saltare in caso di accordo in seno all’Eurogruppo.
E mentre l’ala più dura del partito di estrema sinistra di Tsipras si spacca, un sostegno probabilmente decisivo al govern oviene dall’opposizione. Nuova democrazi”, principale partito di opposizione del Governo di Alexis Tsipars, “dà al primo ministro non solo l’autorizzazione a raggiungere un accordo” con i creditori, “ma anche il mandato per evitare l’uscita del Paese dall’Europa e dall’euro”. E’ quanto si legge in un comunicato del partito conservatore ellenico secondo quanto riportato da Reuters.
L’Eurogruppo tornerà dunque a riunirsi domani, sabato pomeriggio, alle 15, e discuterà anche di un alleggerimento del debito greco. Lo rendono noto diverse fonti europee. Nel frattempo il ministero delle Finanze greco ha comunicato ufficialmente che le banche greche resteranno chiuse fino a lunedì prossimo incluso.