Il patto Mediobanca è stata salvato da Carlo Pesenti, un salvataggio che è arrivato dopo l’uscita di Groupama che ha svincolato il 4,93% del capitale. Si sarebbe potuti arrivare alla disdetta automatica se anche Italmobiliare avesse svincolato l’intera quota, una quota del 2,62% che avrebbe fatto scendere l’intera quota sotto il 30%. Così, Carlo Presenti ha deciso di ridurre la sua quota all’1,6% tenendo fede così all’accordo che lascia il tutto sopra la soglia fatidica.
Manca ancora una comunicazione ufficiale ma è arrivata, tuttavia, l’anticipazione dell’agenzia Radiocor. È palese che la scelta di Groupama risulta delicata e particolare per gli equilibri del patto in questione, un patto che viene rinnovato automaticamente nel solo caso in cui riesce a riunire almeno il 30% del capitale.Dopo lo svincolo di quella che è la quota Unipol l’accordo in questione ha raccolto il 38,19% del capitale da parte dell’istituto di Piazzetta Cuccia. Anche Generali, azionista al 2%, ha disdetto. Con la decisione di Italmobiliare di lasciare 1,6% vincolato si è riuscito a salvare il patto sindacato, un patto che garantisce la stabilità e allo stesso tempo un sostegno a Mediobanca in una fase abbastanza delicata. Per il momento queste sono le novità.
Del resto Groupama fa parte di quelli che sono gli azionisti del gruppo C, azionisti francesi assieme a Vincent Bollorè che detiene il 6% della banca. Oggi è anche la giornata in cui scade il termine per le disdette che devono essere inoltrate alla presidenza del patto mentre per quelle che sono le comunicazioni ufficiali mancano ancora 5 giorni di tempo,