Il 28 Giugno scorso è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 150 il cosiddetto Decreto Occupazione – Decreto Lavoro n. 76/2013 – che contiene i provvedimenti presi dal Governo Letta al fine di risolvere il problema dell’ occupazione, di dare nuovo slancio al mercato del lavoro e di risollevare almeno in parte la situazione della disoccupazione nel nostro Paese.
> Guida al Decreto Occupazione: le politiche sociali
Tra i provvedimenti inseriti all’ interno del Decreto ve ne sono in particolare alcuni che vanno a modificare quanto precedentemente stabilito dalla Riforma Fornero e che riguardano in particolare i contratti a tempo determinato e i cosiddetti contratti a chiamata.
> Guida al Decreto Occupazione: i contratti tempo determinato
Per quanto riguarda i contratti a chiamata e il cosiddetto lavoro intermittente ecco quali saranno le principali novità introdotte dal decreto:
- per ogni contratto a chiamata o contratto intermittente sarà previsto un tetto massimo di 400 giornate di lavoro, da lavorare nell’ arco di tre anni. Nel caso in cui il limite venga superato il contratto verrà automaticamente trasformato in contratto a tempo pieno e indeterminato.
- i vecchi contratti appartenenti a questa tipologia, stipulati entro il 18 luglio 2012, avranno validità entro il 31 dicembre 2012
- sono previste inoltre anche delle sanzioni fino a 2400 euro in caso di mancata comunicazione della chiamata alla Direzione territoriale del lavoro.