Con il termine pensione siamo soliti riferirci a quel sistema di remunerazione a vantaggio di una persona, previsto per quando si smette di lavorare. Tale tipologia di remunerazione esiste in ogni parte del mondo e, ovviamente, anche in Italia, dove però può assumere e dunque presentarsi nelle forme più diverse. Tutte le tipologie, però, partono da uno schema molto semplice: quello del versamento dei contributi.
Pensione di vecchiaia e pensione di anzianità
Ogni sistema pensionistico, in generale, segue più o meno questo iter di base. Esistono però tanti tipi di pensioni che possono presentare alcune differenze. Le principali forme di pensione in Italia sono tuttavia due: quella di vecchiaia e quella di anzianità. Al fine di avere diritto alla prima occorre raggiungere la cosiddetta “età pensionabile”, cioè il limite di età previsto dalla legge, raggiunto il quale si ha diritto a lasciare il posto di lavoro. Differente il caso della pensione di anzianità, dove si ottiene dopo avere accumulato un certo numero di anni di contribuzione. Una condizione comunque subordinata al raggiungimento del limite di età.
Calcolo delle tasse
Un’altra differenza per quanto riguarda il funzionamento della pensione in Italia, riguarda il sistema di calcolo della stessa Al momento, la pensione può essere calcolata con Il sistema retributivo, contributivo o misto. Una serie di riforme hanno però spinto per il sistema contributivo che con il passare degli anni dovrebbe restare l’unico in vigore.