In luglio è stato toccato il record per le rateizzazioni con il Fisco, con 156 mila richieste. Lo dice Equitalia in una nota. Piu’ della meta’ delle riscossioni di Equitalia, è scritto nella nota, oggi avviene con il pagamento dilazionato. Questa la guida data da Equitalia per accedere alla rateizzazione dei pagamenti.
Importo minimo 100 euro – L’importo minimo di ogni rata è, tranne eccezioni, di 100 euro. I piani sono diversi per cui, se non c’è concessione di una dilazione straordinaria, può essere chiesta una rateazione ordinaria. Fino a quando i pagamenti sono regolari, il contribuente non viene ritenuto inadempiente e può conseguire il Durc e il certificato di regolarità fiscale per poter lavorare con la P.A. Il contribuente che paga a rate non incorre in eventuali azioni cautelari o esecutive (fermi, ipoteche, pignoramenti).
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Ottenere 10 rate – Se c’è grave e dimostrata condizione di difficoltà collegata alla congiuntura economica ed estranea alla propria responsabilità, i contribuenti possono chiedere di pagare secondo un piano straordinario che può arrivare a un massimo di 120 rate (10 anni). I principi sono contenuti in uno specifico decreto del Mef che fissa il numero di rate concedibili in base alla disponibilità economica del richiedente. Con la presentazione di una domanda motivata, si possono avere più di 72 rate quando l’importo della singola rata è superiore al 20% del reddito mensile del nucleo familiare. Tale parametro vale anche per le ditte individuali. Per le altre imprese, invece, la rata deve superare il 10% del valore della produzione mensile e deve essere garantito un indice di liquidità adeguato (compreso tra 0,5 e 1).
72 rate – per debiti che raggiungono 50 mila euro si può avere un piano ordinario di rateizzazione compilando un modulo disponibile sul sito internet e negli sportelli di Equitalia, e riconsegnarlo a mano oppure spedirlo con raccomandata con ricevuta di ritorno.