Gli hacker hanno preso di mira pesantemente la più grande banca americana, JP Morgan Chase, attaccando dal punto di vista informatico il sistema.
Lo ha riferito il New York Times. Secondo il prestigiosissimo quotidiano, sono stati colpiti i conti correnti di 76 milioni di persone e i conti correnti di ben sette milioni di imprese. Il danno arrecato al sistema, successivamente all’attacco, è molto pesante e forse non ha precedenti in questo senso. Secondo le stime fatte da JP Morgan, l’intrusione sarebbe infatti una delle più grandi di sempre.
Sulle colonne del Times si legge che i pirati informatici avrebbero peraltro legami con l’Italia e con altri Paesi dell’Europa meridionale.
A rendere noto l’attacco è stato un comunicato dell’Authority di controllo del mercato. Da esso traspare una mancanza di fiducia da parte dei consumatori, che ora hanno paura a fare le operazioni on line. Gravi attacchi ai dati sono stati subiti anche da Target, Home Depot e da altri rivenditori. Le carte compromesse sono decine di milioni.
Prima di questo attacco, soltanto un milione di conti erano stati colpiti. Ora, la gravità dell’azione degli hacker è diventata più chiara, e JP Morgan ha cercato di rassicure i clienti dichiarando che non erano stati rubati soldi e che tutti i dati finanziari eano al sicuro.
Non sono state rilasciate, da parte di Jp Morgan, ulteriori dichiarazioni sull’attacco. Kristin Lemkau, portavoce dell’istituto, ha tuttavia precisato che descrivere l’intrusione come una tra le più grandi è come “paragonare mele e arance.”Di fronte alla crescente minaccia di cyberattacchi, Jp Morgan ha dichiarato che prevede di spendere 250 milioni di dollari all’anno per la sicurezza digitale.