Le previsioni sull’andamento di medio periodo del principale indice cinese sembra privo di un trend ben delineato, pur collocandosi ancora dentro un contesto strutturale ancora positivo delineato da una trendline valida dal minimo del 2008 in area 11000 punti. >Previsioni di Ubi Pramerica sui mercati obbligazionari
Sostenuti da tale linea di tendenza, ora in area 21000, i prezzi hanno registrato minimi crescenti, ma non si può dire lo stesso per i massimi, che dal 2010 sono sistematicamente respinti dall’importante resistenza statica a quota 24000, dice il report di Rbs Bank. Dopo aver testato per l’ennesima volta i 24000 punti lo scorso febbraio, i corsi sono scivolati sui 19500, dove sono rimbalzati sulla trendline di lungo periodo, per poi riportarsi in area 24000 poco più di un mese fa. La tenuta della linea di tendenza strutturale rappresenta il requisito necessario per non far volgere in negativo sia il quadro di lungo periodo che quello di medio; e solo con la violazione dei 24000 si potrà ipotizzare la nascita di un trend positivo.
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Anche limitando l’analisi agli ultimi mesi l’indice si mostra neutrale. Dopo un’apprezzabile crescita nel corso del periodo estivo le quotazioni hanno lateralizzato all’interno dell’intervallo 22500-23500, negando così, a fine ottobre, la trendline a supporto del movimento precedente e mutando così in neutrale il quadro di breve. Nel mese di novembre un gap up, che aveva spinto i prezzi verso i 24000, sembrava ridare positività all’indice, ma la tenuta della citata resistenza ha respinto i corsi all’interno del trading range. Nel corso delle ultime sedute un gap down ha portato i prezzi in area 22000: la persistenza su tali livelli muterebbe lo scenario in negativo, mentre solo con la violazione dei 24000 si avrebbe una tendenza positiva. Viceversa, la sua tenuta permetterebbe strategie di vendita basate sulla debolezza.