Sul mercato esistono oggi numerosi e diversi prodotti di investimento, tra i quali non è sempre facile scegliere al fine di diversificare in maniera ottimale il proprio portafoglio.
Tra gli strumenti più classici e preferiti dagli investitori italiani vi sono ad esempio i Bot, i Buoni Ordinari del Tesoro, che possono essere considerati come titoli obbligazionari dello Stato Italiano a breve scadenza. Questi strumenti finanziari hanno infatti una durata variabile che può andare da 3 a 12 mesi e il loro taglio minimo è pari a mille euro. Si tratta di buoni di investimento che vengono emessi dal Ministero del Tesoro italiano, il quale li utilizza in via esclusiva per finanziare il debito pubblico.
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Anche ai Bot viene associato un rendimento, cioè un interesse che deriva dalla differenza tra il prezzo di sottoscrizione e quello di rimborso della cedola. Questo vuol dire che chi acquista Bot paga una cifra inferiore in sede di sottoscrizione e alla scadenza dei titoli invece incassa il capitale investito maggiorato della percentuale degli interessi stabiliti al momento della acquisto.
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È importante tenere presente, però, che gli investitori non comprano direttamente i Bot sul mercato libero, ma tramite gli intermediari autorizzati alla loro vendita, i quali a loro volta li comprano nel corso delle periodiche aste finanziarie di titoli che vengono organizzate. Nel corso di queste aste viene determinato anche il prezzo di emissione. I principali soggetti che prendono parte alle aste di collocamento sono le banche, che acquistano i titoli per rivenderli ai loro clienti.
Per calcolare il rendimento effettivo dei Buoni Ordinari del Tesoro è necessario quindi calcolare la differenza tra il prezzo di emissione e il prezzo di rimborso e calcolare la percentuale.