Quando si parla dei giovani italiani lo si fa in genere per riportare le ultime stime relative al’ incremento della disoccupazione, di quella giovanile in particolare, che oggi rappresenta circa un 20% di quel 40 cui ammonta la percentuale degli italiani in cerca di lavoro.
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Eppure in Italia c’è una certa percentuale di giovani che lavora e che produce ricchezza. Lo ha sottolineato, ad esempio, un focus di Unioncamere presentato alla 137 esima assemblea dei presidenti delle Camere di commercio, che ha sottolineato come nel nostro paese i giovani occupati siano in realtà 3,8 milioni e producano in totale una ricchezza pari a 242 milioni di euro, cifra che equivale al 17,2% del PIL nazionale.
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Ma non è tutto. Una parte del prodotto interno lordo realizzato dai giovani italiani proviene dall’ attività di aziende – in totale circa 675 mila – gestite da giovani con un’ età inferiore ai 35 anni, che solo nel corso del 2012 sono aumentate di un 10%, pari a 70 mila unità.
Inoltre si può sottolineare che il 28% di queste ultime sono imprese rosa, a conduzione femminile, mentre un altro terzo sono imprese di tipo artigiane. Risultano in crescita, infine, anche le aziende di tipo cooperativo.