In un post pubblicato in precedenza abbiamo visto quali potrebbero essere i possibili interventi realizzati dalla Banca Centrale Europea – BCE – in seguito alla riunione del prossimo consiglio direttivo che si terrà nel mese di giugno 2014.
> I possibili interventi della Banca Centrale Europea nel corso del board di giugno 2014 – I
Nel caso in cui in quella circostanza le condizioni del credito si presentassero particolarmente positive, con un un rialzo globale dei tassi di interesse e una ripresa di forza generale da parte dell’euro, allora le misure convenzionali che verrebbero adottate sarebbero un ulteriore taglio dei tassi di interesse e l’introduzione di un tasso di interesse negativo sui depositi, due condizioni che porterebbero le banche a concedere credito per alleggerire i depositi e ad arrestare l’ascesa dell’ euro.
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Lo scenario che potrebbe presentarsi a giugno, tuttavia, potrebbe essere anche leggermente peggiore di questo e allora la Banca Centrale Europea dovrebbe agire maggiormente contro la morsa del credito, qualora la politica accomodante della BCE non venga trasmessa alle banche. Per incentivare quindi gli istituti di credito a concedere liquidità a famiglie e imprese, secondo quanto riferito da Mario Draghi, la Banca Centrale Europea potrebbe concedere un nuovo prestito alle banche con finalità diverse da quelle del 2011 in cui vennero acquistati per lo più titoli di stato, in modo che la misura arrivi alle imprese. La BCE non esclude anche la possibilità di un acquisto di titoli privati sul mercato, ovvero un quantitative easing in formato ridotto, perché le Abs, cioè i titoli che verrebbero comprati, avrebbero in totale un importo di circa 700 miliardi di euro.