Le carte di credito ricaricabili sono oggi degli strumenti di pagamento estremamente versatili e diffusi, che vengono scelti da tantissimi clienti in virtù della loro praticità e della loro semplicità di utilizzo. Non bisogna dimenticare, però, che anche a questi strumenti di pagamento, come in genere accade nel mondo bancario e finanziario, è legata almeno una piccola percentuale di rischio.
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I principali rischio relativi all’utilizzo delle carte di credito ricaricabili sono infatti:
- il rischio di insolvenza da parte della banca o dell’istituto di credito che le emette
- il rischio relativo alle variazioni delle condizioni economiche riportate all’interno del contratto
- il rischio legato alle frodi e all’utilizzo fraudolento delle carte, dei codici o delle parole chiavi ad esse collegati.
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I principali rischi relativi all’uso delle carte di credito ricaricabili
Il primo rischio che abbiamo preso in considerazione è anche quello meno frequente e consiste nella possibilità che una banca o un istituto di credito non restituisca causa fallimento le cifre depositate sulle carte. Le carte infatti non sono tutelate dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.
Il secondo tipo di rischio è relativo alla possibilità di un cambiamento unilaterale delle condizioni contrattuali riportate all’interno del contratto. In questo caso il cliente ha 60 giorni di tempo per recedere da esso.
Il terzo rischio indicato è quello più importante e più noto: la possibilità che la carta sia utilizzata da soggetti non autorizzati a causa di frodi, furto o smarrimento. I clienti in questo caso devono bloccare al più presto le carte e conservare con cura i codici personali.