Un post pubblicato in precedenza ci ha dato la possibilità di conoscere più a fondo un prodotto bancario in particolare: i pronti contro termine, contratti che assomigliano a dei prestiti a breve termine in cui una banca concede ad un acquirente dei titoli in cambio di un prestito in denaro, con la clausola di riacquistarli però ad una scadenza definita.
> Che cosa sono i pronti contro termine
I pronti contro termine, quindi, proprio per le loro caratteristiche sono strumenti finanziari in genere utilizzati da:
- la Banca d’Italia – che può figurare sia come venditore che come acquirente
- gli intermediari finanziari – che possono utilizzarlo dia come acquirenti che come venditori
- le imprese – che vogliono ricevere finanziamenti nel breve periodo
- i risparmiatori – che in genere figurano come acquirenti e impegnano il denaro allo scopo di ottenere un interesse molto vicino a quello di mercato.
> Conto deposito – Caratteristiche e tassazione
Come abbiamo detto, quando si opera con i pronti contro termine, gli utilizzatori devono tenere presente che:
- il prezzo di vendita è in genere molto vicino a quello fissato per la vendita dei titoli o delle obbligazioni che ne sono alla base
- il prezzo di riacquisto è dato dalla somma tra il prezzo di vendita e l’interesse che il venditore paga all’acquirente
- il rendimento è dato dalla differenza tra il prezzo di riacquisto e il prezzo di vendita
- il profitto è invece dato dalle differenze che risultano tra il prezzo di acquisto e di vendita nominale e da quella tra tra il prezzo di acquisto e il prezzo di vendita a termine.