Sono iniziati in anticipo in Campania e Basilicata. Adesso sono attivi anche in tutte le altre regioni.
Stando alle stime dell’ufficio studi di Confcommercio, ogni famiglia spenderà in media per l’acquisto di articoli di abbigliamento e calzature in saldo quasi 230 euro per un valore complessivo che si aggira intorno ai 3,6 miliardi di euro. La spesa pro-capite tocca i 100 euro, in leggera crescita rispetto allo scorso anno. Proprio su questo aspetto si concentra il Codacons, secondo cui gli sconti sono attesi con grandi aspettative dai commercianti per recuperare il calo delle vendite dell’ultimo periodo: “Per la prima volta da 8 anni le svendite di fine stagione potrebbero finalmente registrare numeri positivi sul fronte degli acquisti”.
Le vendite estive si configurano sempre come un momento di richiamo per le famiglie, anche se durante gli ultimi anni la quota destinata a questo tipo di acquisto si è ridotta significativamente in linea con le esigenze di un bilancio condizionato da un calo del reddito a disposizione.
Dopo l’ingorgo fiscale di giugno è finalmente stagione di saldi. Secondo le stime, i consumatori italiani tenderanno sostanzialmente a confermare i budget dell’anno scorso, anche se con piccoli assestamenti al rialzo. La speranza, però, è che ai maggiori ordinativi effettuati da molti operatori, soprattutto nelle città più turistiche in previsione dell’esposizione universale, possano corrispondere maggiori acquisti da parte della clientela straniera, amante del bello e del Made in Italy, che – si auspica – raggiungerà l’Italia anche per vivere l’Expo. I saldi continuano ad intercettare l’attenzione dei consumatori italiani e stranieri. E rappresentano un banco di prova anche per gli operatori commerciali che giungono a questo appuntamento sfiancati da sette anni di contrazioni di fatturati e da marginalità sempre più ridotte.