Modificare i dati del 730 precompilato, soprattutto in relazione al reddito, vuol dire non soltanto esporsi ai controlli del Fisco – che se non si ha niente da nascondere non sono motivo di preoccupazione – ma anche avere i rimborsi molto più tardi che in passato. Ma se ci sono errori gravi? Spunta fuori l’ipotesi di un nuovo invio.
Nella predisposizione del 730 precompilato, il Fisco ha fatto numerosi errori, soprattutto riguardo le detrazioni da lavoro dipendente. Ci si aspettavano dei disagi legati a fatto che è una “prima volta” e ci si aspettava un ricorso in massa all’assistenza fiscale dei CAF e dei professionisti. Di fatto però non ci si era preparati ad una mole così ingente di errori di elevata importanza.
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Il sistema ha un problema legato al calcolo corretto dei giorni lavorati e quindi all’applicazione delle detrazioni da lavoro dipendente. In più pare ci siano dei problemi legati alle deduzioni per colf e badanti. Come andare avanti in una situazione del genere? Le ipotesi sono almeno due:
> Come correggere gli errori del 730 precompilato
1. prolungamento della scadenza. Invece che fissare la consegna della dichiarazione al 7 luglio è facile che ci sia uno slittamento di 10 giorni e che quindi si dia ai contribuenti il tempo di fare chiarezza sulla propria posizione e sulla propria dichiarazione. Gli errori in questo caso non sarebbero colmati.
2. nuovo invio. Quesat seconda ipotesi sembra più importante. In pratica il Fisco potrebbe avvisare i contribuenti sugli errori presenti in dichiarazione e quindi permettere ai contribuenti stessi di fare un nuovo invio che annulla il precedente. In alternativa si potrebbe dare ai contribuenti la possibilità di integrare la prima dichiarazione con informazioni mancanti e correggendo gli errori ma usando il modello UNICO e rispettando la scadenza di ottobre.