Tutto quello che c’è da sapere sul certificato del casellario giudiziale non è in questo articolo dove invece di occuperemo dei soggetti che possono fare la richiesta per ottenere i dati relativi alla posizione di un cittadino, ad esempio in vista di una nuova occupazione.
Il Certificato del casellario giudiziale serve a mettere l’interessato e il richiedente al corrente dei provvedimenti di condanna definitivi e di alcuni provvedimenti in materia civile e amministrativa a carico di una persona. Il casellario è presente in ogni Procura della Repubblica e rilascia 3 tipi di certificati:
> Casellario giudiziario – modello di autocertificazione
- certificato generale: contiene i provvedimenti definitivi in materia penale, civile e amministrativa (riassume i certificati penale e civile)
- certificato penale: contiene i provvedimenti penali di condanna definitivi
- certificato civile: contiene i provvedimenti relativi alla capacità della persona (interdizione giudiziale, inabilitazione, interdizione legale, amministrazione di sostegno), i provvedimenti relativi ai fallimenti (i quali non sono più iscrivibili dal 1°gennaio 2008), i provvedimenti di espulsione e i ricorsi avverso questi.
Chi può chiedere questo documento?
- dall’interessato o da persona da lui delegata
- dalle pubbliche amministrazioni e dai gestori di pubblici servizi, quando il certificato è necessario per l’espletamento delle loro funzioni
- dall’autorità giudiziaria penale, che provvede direttamente alla sua acquisizione
- dal difensore della persona offesa dal reato e del testimone.
La richiesta va presentata dall’interessato, o da persona da lui delegata, muniti di documento di riconoscimento in corso di validità, utilizzando l’apposito modello che si scarica sul sito del ministero della Giustizia. Ci sono poi dei casi particolari dove la richiesta è gestita diversamente:
- per i minorenni, la domanda va presentata dal soggetto esercente la potestà genitoriale se il minore non ha compiuto 16 anni
- per gli interdetti, la domanda va presentata dal tutore, che deve esibire il decreto di nomina
- la persona detenuta, o inserita in una comunità terapeutica, può inoltrare la richiesta per posta o tramite un delegato o, se sprovvista di documenti, con richiesta vistata dal direttore ovvero dall’ufficio matricolare del carcere
- richiesta dall’estero, la domanda può essere presentata dall’interessato per posta o tramite un delegato.
Il certificato ha una validità di sei mesi dalla data di rilascio.