Nella giornata di ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato il piano Destinazione Italia, che era stato annunciato nei mesi scorsi come misura di incentivazione e sostegno alle imprese e alla crescita. Si tratta, come ha spiegato lo stesso Presidente del Consiglio Enrico Letta di un intervento che si esplicherà in un decreto legge e in un disegno di legge.
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Al suo interno saranno contenute numerose misure per lo sviluppo, in grado di abbracciare più campi. Fra queste spiccano fin da ora, ad esempio, le misure rivolte a
- ridurre il costo dell’energia e gli importi delle bollette sia per le famiglie che per le imprese
- favorire il processo di digitalizzazione delle imprese
- ridurre i costi della polizze del settore Rc auto
- incentivare le misure di sostegno al credito per la ricerca.
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Molte di queste misure, quindi, saranno rivolte al mondo delle imprese, in particolare quelle per la riduzione dei costi energetici.
In questo campo lo stanziamento è stato abbastanza cospicuo, pari a 850 milioni di euro, così come annunciato dallo stesso Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato. Ai 600 milioni annunciati in precedenza da Letta sono stati aggiunti infatti altri 200 milioni, derivati dalla possibilità di spalmare su 7 anni gli incentivi per il fotovoltaico. I produttori di energie rinnovabili potranno infatti scegliere di allungare il periodo in cui ricevere i contributi.
E’ stato poi introdotto il cosiddetto ritiro dedicato e ampliata la fascia di validità della tariffa bioraria oggi in vigore.