Uno studio recentemente condotto dalla Cgia di Mestre ha sottolineato come la riduzione della concessione di prestiti e finanziamenti alle famiglie italiane abbia inciso in particolare su alcune regioni italiane, collocate nel Sud Italia. Calabria, Basilicata, Molise, Sicilia e Campania sono state le regioni italiane più fortemente colpite dalla contrazione del credito tra maggio 2012 e lo stesso mese del 2013. A conti fatti, infatti, su un totale di 5 miliardi di euro concessi in meno alle famiglie italiane nel periodo, 3 sono stati sottratti a nuclei familiari residenti al Sud.
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Questo fenomeno duraturo, inoltre, ha avuto anche una precisa conseguenza: quello di far aumentare in queste stesse zone il rischio di usura. Sempre dalle analisi condotte dalla Cgia, infatti, si rileva che in alcune regioni italiane come la Campania, la Basilicata, il Molise, la Calabria, la Puglia e la Sicilia il rischio di usura ha raggiunto livelli allarmanti.
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Nelle regioni del Mezzogiorno, infatti, il livello di usura possiede già dei valori più alti che in altre zone d’Italia. La media più alta del Paese è detenuta dalla Campania con il 169,2 di rischio su base 100 come valore medio. La regione più virtuosa da questo punto di vista è il Trentino Alto Adige con il 49,2.