Il crowfunding è la raccolta di fondi, di capitali tramite interne finalizzata al finanziamento e sostentamento di un’idea o di un progetto imprenditoriale. Adesso sembra che anche questa pratica sarà sottoposta a tassazione, o almeno questo è l’intento della Commissione UE.
La Commissione Europea sta avviando una consultazione per capire se sia possibile far pagare le tasse anche sul crowfunding, in particolare si parla di assoggettamento a tassazione IVA della raccolta di fondi tramite internet. In questo momento il crowfunding è basato sul sistema di reward che prevede una ricompensa per chiunque effettui una donazione.
Il crowfunding, sebbene non abbia una diffusione capillare, comincia ad essere molto gettonato soprattutto dalle start up che non hanno soldi per iniziare l’attività. In America le imprese usano sempre questa raccolta fondi ma adesso il fenomeno sta prendendo piede anche in Europa e in Italia. Nel nostro Paese, prima ancora di parlare di tassazione, la Consob ha redatto l’Equity Crowfunding, un regolamento specifico per questo tipo di attività.
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Il passo verso la tassazione sembra obbligato visto che adesso il fenomeno della raccolta fondi tramite internet sta assumendo vaste proporzioni e si parla addirittura di 120 milioni di euro all’anno in termini di valore dei beni scambiati su base comunitaria e di 80 milioni di euro in termine di quote societarie acquisite. L’Europa vuole imporre l’IVA che tasserebbe i premi che le società pagano ai donatori.
Ciò che frena l’avanzata verso l’IVA sul crowfunding sono le conseguenze che potrebbe avere la decisione: scoraggiare le star up nella necessaria ricerca di fondi.