Sbagliando s’ impara, e, a volte, a pronunciare questa frase sono anche le grandi istituzioni internazionali. Come è successo, infatti, al Fondo Monetario Internazionale, che in un rapporto sul primo piano di salvataggio della Grecia ha recentemente ammesso di aver sbagliato, di comune accordo con l’ Unione Europea, le stime sulle ipotesi di crescita della nazione.
> La Grecia verso la ripresa economica
Secondo gli autori del rapporto, infatti, anche se alla Grecia è stato evitato il default ed è stata data la possibilità, creandone le condizioni, per restare all’ interno della moneta unica, il programma di risanamento non ha fermato alcuni gravi conseguenze negative che hanno investito il Paese, come recessione, disoccupazione ed esclusione dai mercati internazionali
> Fitch alza il rating della Grecia
La ripresa e la ristrutturazione economica in Grecia, inoltre, sarebbe dovuta avvenire molto prima dell’ ottobre 2011, a patto che si fosse avuta la possibilità di imporre delle perdite ai possessori privati dei bond greci, misura però a lungo tempo ostacolata dall’ Europa stessa.
E’ per questi motivi, infine, continuano gli analisti del Fondo Monetario Internazionale, che alla luce del fallimento del primo piano di salvataggio della nazione, ne è stato varato subito un altro, a febbraio del 2012, in accordo con gli altri leader europei, che prevedeva aiuti per 172 miliardi di euro.