Il Fmi, dopo aver lasciato il tavolo delle trattative per mancanza di progressi durante lo scorso giovedì, prova a far da mediatore tra Grecia e creditori internazionali.
Durante la scorsa notte il Fondo monetario internazionale ha dichiarato che un’intesa sulla Grecia richiede scelte dure da tutte le parti e dunque mentre Atene si deve impegnare su misure che siano realmente credibili per risolvere i problemi di bilancio, i creditori Ue dovrebbero riprogettare invece i pagamenti sul debito a tassi d’interesse più bassi.
Il capo economista del Fondo monetario internazionale, Olivier Blanchard, comunica quindi come obiettivi più soft sul fronte del bilancio della Grecia siano coerenti con un debito sostenibile solo se i paesi europei si mettono d’accordo su una ristrutturazione di tale debito, quindi dei loro prestiti ad Atene. Almeno con un allungamento delle scadenze. La dichiarazione di Blanchard – scrive ilWall Street Journal – viene vista in alcune capitali europee come un monito ad alcuni paesi, a partire dalla Germania, perché abbandonino la richiesta di misure d’austerity troppo restrittive o rinuncino a una parte del debito greco.
L’appello però non viene colto dal presidente della Bundesbank, Jens Weidmann secondo il quale per la Grecia “il tempo sta finendo e stanno aumentando le probabilità che non si raggiunga un accordo”. Il premier greco,Alexis Tsipras, resta fiducioso: “Aspetteremo pazientemente fino a quando le istituzioni diventeranno più realiste. E’ una questione di democrazia, stiamo difendendo la dignità dei greci e degli europei”. Dal governo di Syriza confermano che c’è la volontà di proseguire i negoziati, ma Atene “è giunta quasi alla fine dello spazio di manovra per nuove proposte”, dopo il rifiuto europeo delle ultime.