Tutti coloro che temevano che il Portogallo diventasse la nuova Grecia, sono stati delusi dall’ultima dichiarazione resa dal primo ministro Coelho: il governo continuerà ad onorare il suo mandato. Insomma, a Lisbona non si prevede di andare ad elezioni anticipate e quindi i mercati possono andare avanti sereni.
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I mercati, come sappiamo, reagiscono malamente al clima d’incertezza politica che può trasformarsi spesso in un’incertezza di natura economica. Un governo instabile può cadere e far collassare la borsa del paese e quelle ad essa collegate. Nel caso del Portogallo a rischiare è la finanza europea.
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Il Portogallo, quindi, ha deciso di andare avanti sulla strada che sta già percorrendo, in modo da reagire con decisione e fermezza agli scossoni della finanza e della politica. Due ministri cruciali nella definizione di una maggioranza stabile, hanno rassegnato le dimissioni al premier. In più i rendimenti dei titoli di stato sono cresciuti in modo sconsiderato, raggiungendo i. 7,64 per cento.
Il messaggio di Coelho è stato provvidenziale in tal senso visto che i rendimenti sono subito scesi fino al 6,29 per cento. Il debito pubblico, però, continua a preoccupare ed è arrivato fino al 123 per cento. Gli analisti comunque prevedono nuove tensioni all’orizzonte.