Il governo di Matteo Renzi è pronto a proporre i tagli fiscali per un valore fino a 10 miliardi di euro e ad approvare i piani per rivedere il mercato del lavoro, con l’intendo di fare ripartire la terza più grande economia della zona euro. Le misure di oggi dovrebbero comprendere investimenti sulle scuole e un piano per garantire alloggi a prezzi accessibili.
La maggior parte dei 10 miliardi di euro saranno utilizzati per ridurre l’Irpef e saranno coperti dai risparmi del taglio della spesa. Renzi ha affermato su Twitter che darà i dettagli del piano in una conferenza stampa prevista per oggi pomeriggio. Il Presidente del Consiglio ha detto che “Per la prima volta una notevole quantità di denaro sarà messa nelle tasche degli italiani”.
► Renzi si oppone al “dictat” dell’Europa
Per aiutare le imprese, il Consiglio dei Ministri di oggi dovrebbe anche approvare un piano per risolvere la questione degli arretrati dovuti dalla pubblica amministrazione alle imprese. Renzi ha detto che la sua proposta di rivedere il mercato del lavoro, che sarà discussa dal parlamento, può includere l’estensione dei sussidi di disoccupazione e la protezione progressiva per i lavoratori neo assunti.
Il premier, che si è più volte pronunciato a favore del modello di “flessicurezza” danese, affronta la sfida di ridurre il divario tra lavoratori altamente protetti con posti di lavoro fisso e giovani con contratti precari a breve termine. La “Flessicurezza” combina una maggiore flessibilità nel mercato del lavoro con la sicurezza dei lavoratori a rischio di disoccupazione.
Il tasso di disoccupazione in Italia è salito a un record di 12,9% nel mese di gennaio, mentre la disoccupazione giovanile nell’età compresa tra i 15 e i 24 anni è salita al 42,4%. La rapida attuazione del piano di Renzi per revisionare il mercato del lavoro rimane una questione aperta e gli effetti sul tasso di disoccupazione non dovrebbero essere immediati. Il piano di Renzi segue un primo tentativo dell’ex premier Mario Monti per realizzare la più ambiziosa riforma del lavoro degli ultimi decenni, rendendo più facile risolvere i contratti, assumere lavoratori ed estendere l’indennità di disoccupazione per i lavoratori temporanei.