Il grande nome del Made in Italy potrebbe perdere definitivamente uno dei suoi pezzi da novanta: con la fusione di Fiat e Chrysler, infatti, entrambi i marchi potrebbero scomparire per dare vita ad un nuovo e grandioso marchio internazionale.
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Questo secondo gli analisti e gli esperti del settore potrebbe essere l’effetto secondario, almeno in ordine di tempo, della storica fusione che dovrebbe avverarsi a breve tra la storica casa automobilistica fondata da Gianni Agnelli e la casa americana Chrysler. Quindi di italiano non rimarrebbe quasi più nulla, dato che è molto probabile, se non ormai praticamente certo, che il quartier generale del gruppo automobilistico si trasferirà negli Stati Uniti e la sua sede legale in Olanda. Questioni fiscali e di immagine, due punti cardine di una strategia aziendale davvero vincente.
Sergio Marchionne ha avuto il merito di riportare in auge la casa automobilistica italiana in uno dei momento più difficili della sua storia, ed ora l’amministratore delegato sta portando a termine il suo compito, dando alla sua creatura un volto tutto nuovo, che possa far dimenticare i trascorsi poco felici tanto della Fiat, i cui conti sono tornati a posto solo dopo il pesante intervento del manager italo canadese, quanto per la Chrysler, che è sempre stata il fanalino di coda dell’industria automobilistica americana.
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La storia ha insegnato che innovare non sempre vuol dire perdere qualcosa: Fiat Industrial a breve si fonderà con la controllata Usa Cnh, dando vita ad una nuova società chiamata Cnh Industrial, quotata a New York e a Milano, con sede fiscale in Gran Bretagna e sede legale in Olanda. Senza alcun rimpianto per il marchio Fiat.