La Grecia, in questo momento, è ancora più lontana dalla ripresa di quanto si possa pensare. Adesso è in una fase che in gergo si chiama di deflazione e sia i politici che gli economisti si arrovellano per capire se c’è una via d’uscita.
La Grecia, in effetti, era stata un po’ messa da parte dopo l’insorgere di nuove criticità in Europa, basta pensare alla situazione stessa di Cipro. Adesso si torna con i riflettori su Atene perché Si sta per inaugurare il Global economico outlook con il patrocinio del Fondo Monetario Internazionale.
►Bini Smaghi critica la forza dell’euro
All’ordine del giorno ci sarà la discussione della situazione economico-politica del Vecchio Continente che presto cadrà in una profonda deflazione. Una specie di effetto domino che coinvolgerà primariamente la Grecia dove i prezzi anziché salire continuano a scendere.
►La coppia euro/yen nell’ultimo mese
Le statistiche parlano chiaro: a marzo, i prezzi in Grecia sono diminuiti dello 0,2 per cento e una cosa di questo tipo non succedeva dal 1968. Il problema è che la deflazione greca, unita all’inflazione aggregata europea che a marzo è diminuita, fa temere per il contagio.
Il modello giapponese sembra allora una soluzione plausibile alla crisi: l’obiettivo definito in Oriente è quello di far aumentare il costo della vita del 2 per cento, riportando l’inflazione in Giappone.