Fino ad oggi c’è stato il massimo riserbo circa i finanziamenti dati al Movimento 5 Stelle. Ora però Grillo e company dovranno far sapere come si comporteranno in relazione alla prima busta paga da parlamentari. Qualcuno continua a criticare la particolare modalità di trasparenza del movimento, additandola come trasparenza ad intermittenza.
La volontà di Grillo è da sempre quella di equilibrare la busta paga dei parlamentari, portandola ad essere vicina a quella dei cittadini.
Vale la pena ricordare che per l’Istat, il reddito medio degli italiani durante lo scorso anno è stato di diciottomila euro. Un reddito di poco superiore a quello che percepisce un deputato italiano in un solo mese, e poco meno, invece, di quanto, in base ai dettami M5S (contenuti nel “Codice di comportamento degli eletti del Cinque stelle in Parlamento”) spetterà a un deputato grillino. In conclusione, tirando le somme, la busta paga mensile dell’onorevole a Cinque Stelle sarà di circa 11.000 euro.
Grillo, infatti, ha fatto richiesta ai suoi parlamentari di rinunciare alla metà dell’indennità parlamentare che invece di essere di 10.435 euro (quasi 5mila euro netti) dovrà essere di 5.217 euro (circa 2.500 euro netti).
Per quanto riguarda invece i spesa è valido il via libera contemplato dal suddetto Codice. Il resto dei compensi dunque rimarrà intatto, con buona pace della promessa elettorale di accontentarsi della sola indennità.