“Mercoledì presenterò il piano casa. E presenteremo anche il Job acts e le misure per la scuola, misure che mettiamo tutte insieme per non incatenare i sindaci, ma scatenarli. Ci sono 2 miliardi di euro pronti per l’edilizia scolastica e bisogna rilanciare l’efficientamento energetico della scuola perché si possa spendere meno in bollette”: questo l’annuncio del neo premier Matteo Renzi pronto a mettere in atto gli interventi che dovrebbero dare una scossa all’Italia, partendo innanzitutto dal rilancio dell’occupazione, del lavoro, della formazione.Punto fondamentale della sua ripartenza, il piano Lavoro, meglio conosciuto come job acts. Tra le misure previste, il taglio del cuneo fiscale, il taglio dei costi dell’energia, la modifica di contratti, la modifica degli ammortizzatori sociali, dell’Articolo 18, delle misure a sostegno della disoccupazione.
Un piano di lavoro ambizioso che mira a rilanciare l’Italia. Cambierebbe il mondo dei contratti a tempo indeterminato a tutele crescenti. Per i neo assunti, il contratto non avrebbe le tutele previste dall’articolo 18 per i primi tre anni così come non è prevista come oggi, una scadenza del contratto con i contratti di apprendistato, che sarebbero uniformati, e nei primi tre anni di contratto l’imprenditore non dovrà versare i contributi.
Slancio all’occupazione anche attraverso politiche attive che puntano sui giovani che hanno meno di 25 anni e che hanno perso il lavoro o portato a termine gli studi da almeno quattro mesi. Gli incentivi alle assunzioni dei più giovani saranno coperte dal piano europeo che dovrebbe portare all’Italia 1,5 miliardi di euro. Abolizione della cassa integrazione, che dovrebbe essere sostituita da un sussidio di disoccupazione universale che si potrà rilasciare anche a coloro che oggi non hanno i requisiti per accedervi, come i collaboratori.