Il programma di Pier Carlo Padoan, nuovo ministro dell’Economia – II Parte

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 Pier Carlo Padoan è il nuovo Ministro dell’Economia, il suo pensiero sulle riforme, debito e Unione Europea.

Riforme

Secondo Padoan è necessario intervenire sulle liberalizzazioni e sugli e, sempre in base alla valutazione del rapporto tra costi e benefici, mettere in campo delle riforme strutturali per risollevare gli investimenti perché senza di questi non può esserci crescita e quindi speranze di creare nuovi posti di lavoro.

► Pier Carlo Padoan è il nuovo Ministro dell’Economia – La biografia

In un recente intervento il neo Ministro dell’Economia si è espresso molto chiaramente sulla riforma del sistema pensionistico voluta dalla Fornero definendola come un importante passo avanti che però deve ancora essere riformato, adattandolo alla situazione attuale di bassa crescita.

Solo attraverso delle riforme si può far uscire il paese dalla crisi, per questo è necessario intervenire sulle ragioni strutturali che frenano l’economia prima di concentrarsi sui problemi relativi al debito.

Se i mercati sono preoccupati non è tanto per il livello del debito, ma per la velocità con il quale cresce.

Unione Europea

Padoan, proprio perché sostiene la necessità di riforme strutturali per rilanciare la crescita, ritiene, come ha affermato nel 2010 a Lavoce.info, la rigida disciplina europea in materia di bilanci debba essere rivista,  al fine di vincere la disoccupazione e per garantire la stessa sostenibilità dei debiti sovrani dell’area euro.

► Il programma di Pier Carlo Padoan, nuovo ministro dell’Economia – I Parte

Insieme ad altri economisti di fama internazionale, tra cui Richard Baldwin, Daniel Gros e Stefano Micossi, ha auspicato:

un nuovo accordo politico tra gli Stati membri nel quale anche la crescita sia riconosciuta come priorità e venga promossa con interventi di rilancio del mercato interno, accompagnati da forti investimenti infrastrutturali.

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