Non migliora l’affidabilità creditizia dell’Italia a livello internazionale. Per Fitch, infatti, agenzia di rating americana, il giudizio sul merito creditizio dell’Italia resta ancorato alla tripla B, che equivale al gradino superiore del cosiddetto “livello spazzatura”.
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L’ultimo rapporto di Fitch, dunque, conferma per il nostro paese il rating emerso già nei mesi scorsi, quando l’Italia era stata declassata a causa della sua perdurante instabilità politica. Ma a distanza di alcuni mesi, il giudizio degli osservatori americani non cambia di una virgola e l’affidabilità di lungo termine dell’Italia, resta quella del livello BBB+, poco sopra il livello che decreta la totale assenza di merito di credito.
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A causare questo severo giudizio da parte dell’agenzia di rating americana, come si legge nel rapporto pubblicato dagli esperti di Fitch, è stata ancora una volta l‘instabilità politica della nazione, che potrebbe far precipitare la situazione in condizioni ancora peggiori.
L’unica nota positiva, tuttavia, riconosciuta anche dall’agenzia dei rating è l’impegno che l’Italia ha profuso in questo periodo per il consolidamento dei suoi conti pubblici, che hanno centrato gli obiettivi europei. Ma la condizione di instabilità politica potrebbe nel prossimo futuro incidere negativamente anche su questo risultato e mettere ancora una volta a rischio le richieste che la Commissione Europea ha rivolto all’Italia.
Per quanto riguarda invece le previsioni economiche per i prossimi mesi, per Fitch il PIL italiano crescerà dell’1% nel medio termine e il rapporto debito – PIL rimarrà superiore al 120% fino al 2018, lasciando allo Stato poco margine di manovra.