In un post pubblicato in precedenza abbiamo visto più da vicino in che cosa consistono i cosiddetti regimi fiscali opzionali concessi dall’Agenzia delle Entrate ai contribuenti italiani. Grazie ai regimi fiscali opzionali, infatti, i contribuenti italiani, sia privati che imprese e aziende, possono beneficiare di particolari agevolazioni fiscali in base al proprio settore di attività.
> Come aderire ai regimi fiscali opzionali dell’Agenzia delle Entrate
Uno di questi regimi opzionali è il regime fiscale opzionale della tassazione delle plusvalenze immobiliari. In questo post vedremo quindi in che cosa consiste e di che cosa si tratta.
Il regime fiscale opzionale della tassazione delle plusvalenze immobiliari dell’Agenzia delle Entrate
Il regime fiscale opzionale della tassazione delle plusvalenze immobiliari dell’Agenzia delle Entrate è appunto un particolare regime concesso in merito alla tassazione degli immobili.
Si tratta di un regimo sostitutivo che è possibile applicare in alternativa a quello ordinario. Il regime opzionale consiste nel fatto che
- chi vende un immobile all’atto della vendita può richiedere al notaio l’applicazione di una imposta sostitutiva dell’imposta sul reddito pari al 20%.
La tassazione sostitutiva riguarda nello specifico:
- le plusvalenze immobiliari per la vendita di beni immobili, che possono essere sia fabbricati che terreni agricoli, che siano stati costruiti, acquistati o ricevuti in donazione da un periodo di tempo non superiore a 5 anni.
Nel caso delle donazioni, tuttavia, il periodo di cinque anni decorre a partire dalla data di acquisto da parte della persona che effettua la donazione.