Secondo gli esperti analisti dell’agenzia di rating americana Moody’s, l’Italia non sarà in grado, nell’immediato futuro di mantenere il proprio deficit al di sotto del limite del 3% del Prodotto Interno Lordo, limite impostole dalla Commissione Europea per evitare di ricadere in una ulteriore procedura di infrazione per eccesso di debito.
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A questa dichiarazione, che arriva proprio oggi dagli Stati Uniti, hanno fatto però subito seguito le reazioni del governo italiano, che si è espresso attraverso le parole del viceministro all’Economia e alle Finanze Fassina. Il viceministro Fassina ha infatti ripreso il problema del debito italiano sulla base di quanto era stato già annunciato dal premier Letta nei giorni sorsi, prima del verificarsi della crisi di governo, annunciando che a breve verranno messi in atto degli interventi di contenimento del debito.
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Per Fassina, dunque, l’Italia riuscirà a restare entro i parametri debitori imposti da Bruxelles, grazie all’attuazione di una manovra che avrà luogo da qui a breve, forse già dal prossimo Consiglio dei Ministri, che prenderà le misure necessarie per riportare il deficit al di sotto del 3% del PIL.
Le misure di contenimento erano infatti già state individuate venerdì scorso, e vedranno tra le altra cose interventi di dismissione degli immobili pubblici e una ulteriore serie di tagli alla spesa corrente. Non per niente da ieri è stato anche fatto il nome del possibile commissario per la spending review.
Per i conti pubblici, invece, servirà una più attenta valutazione, ma allo stato attuale degli impegni non sarà possibile tornare indietro sull’aumento dell’aliquota dell’IVA.