Il braccio di ferro tra la Cina e l’ Europa non è ancora concluso. Dopo l’ annosa vicenda dei pannelli solari e dei dazi molto alti che l’ Unione Europea ha deciso di imporre ai prodotti cinesi per evitare l’ eventuale dumping dei produttori asiatici, adesso la situazione tra i mercati europeo ed asiatico appare ribaltata, e il pomo della discordia è rappresentato dal vino.
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La Cina ha infatti recentemente aperto una indagine antidumping contro il vino di importazione europea, per verificare, attraverso lo studio delle etichette se il prodotto è in linea con le leggi cinesi e contemporaneamente si attiene alle norme previste dal Wto, accordo cui la Cina ha aderito di recente.
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A diffondere tale notizia, non senza un punta di amarezza, è stata una nota firmata dal portavoce del commissario europeo al commercio, che si è detto deluso da questa iniziativa e che preluderà ad una indagine della stessa Commissione Ue.
Vero è che il pregiato vino europeo, soprattutto francese, italiano e spagnolo sta diventando sempre più ricercato presso le classi medio – alte dell’ odierna società cinese.