Il nuovo decreto riguardante l’Ilva e la città di Taranto comincia in settimana dal Senato. Sarà infatti avviato il percorso per la sua conversione in legge.
Le prime audizioni sono fissate dalle commissioni Industria e Ambiente di Palazzo Madama per martedì, mercoledì e giovedì. Il decreto è stato approvato dal Consiglio dei ministri prima di Natale e il premier Matteo Renzi l’ha più volte considerato un provvedimento necessario per mettere in sicurezza l’azienda, la salute dei lavoratori e dei cittadini di Taranto, garantendo nel contempo un nuovo sviluppo alla città pugliese.
Nel decreto, infatti, si parla anche di rilancio del porto, di bonifiche, di recupero della Città vecchia e di valorizzazione dell’Arsenale della Marina come sito di archeologia industriale oltrechè come stabilimento industriale per la manutenzione delle navi militari.
Il primo ad essere ascoltato in Senato sarà martedì il commissario straordinario dell’Ilva, Piero Gnudi, la cui audizione è fissata per le 14.30. In serata sarà invece il turno del presidente di Federacciai, la federazione di Confindustria delle aziende siderurgiche, Antonio Gozzi. Mercoledì le commissioni Industria e Ambiente del Senato accoglieranno il procuratore capo della Repubblica di Taranto, Francesco Sebastio, e a seguire il procuratore aggiunto di Milano, Francesco Greco, e il sostituto procuratore di Milano, Stefano Civardi.
Se le audizioni di Gnudi e Gozzi sono da mettere in collegamento con i problemi dell’Ilva, per il quale il decreto legge dispone il passaggio all’amministrazione straordinaria con la legge Marzano e il successivo affidamento ad una newco pubblica per un periodo compreso tra i 18 e i 36 mesi, quelle dei magistrati di Taranto e Milano verteranno invece sugli aspetti giudiziari della vicenda. Nei mesi scorsi, infatti, la Magistratura di Milano, ha dato via libera attraverso il gip al trasferimento nelle casse dell’Ilva del miliardo e 200 milioni che la stessa Magistratura lombarda ha sequestrato nel 2013 ai fratelli Adriano ed Emilio Riva (quest’ultimo scomparso ad aprile scorso e presidente del gruppo che controlla l’Ilva).