Sono gli stranieri a resistere meglio alla crisi economica che sta colpendo l’Italia e il resto del mondo. Le stime dei primi nove mesi del 2012 parlano di una crescita del 6,6% delle imprese individuali con titolare straniero.
La situazione delle imprese con titolare straniero è stata studiata dalla Confesercenti che ha rilevato, in una recente indagine, i dati relativi alle imprese individuali sul territorio italiano, mettendo a confronto i dati degli ultimi dieci anni.
Continua, anche se a ritmi meno sostenuti, la crescita delle imprese individuali con titolare straniero. In dieci anni il loro peso sul totale delle imprese è passato dal 2% a quasi il 9%, lo stock delle attività si è più che quintuplicato a dispetto di una contrazione tendenziale generale del 3%. Nel terzo trimestre 2012 le imprese individuali registrano un saldo positivo di 5 mila unità di cui l’85% è dato appunto da imprese di immigrati.
Trasformando le percentuali in numeri si hanno 13mila imprese individuali con titolare immigrato in più rispetto allo scorso anno, contro le 24,5 mila imprese con titolare italiano in meno.
Interessante anche la distribuzione geografica di queste realtà: più della metà (57%) si trovano dislocate fra Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Lazio e Veneto. Anche le attività specifiche sono distribuite in modo diverso in base alla posizione: al nord c’è una maggiore concentrazione di imprese artigiane, al centro gli immigrati sono prevalentemente impiegati nel settore domestico, mentre al sud questa forza lavoro è utilizzata nel commercio e nell’agricoltura.