Imu, rimane una situazione di incertezza. Abolita su prima casa

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 Se sulle prime abitazioni il pagamento della rata Imu è stato definitivamente abolito, in questo momento a creare grosse incertezze e confusione è il pagamento della seconda rata della tassa sugli immobili.
Il governo tramite voce dello stesso premier Enrico Letta ha ribadito: “Non si torna indietro sulla decisione già presa dello stop alla seconda rata Imu. La copertura su questo tema non è semplice ma stiamo arrivando a conclusione”.

Paura e incertezze nascono dal momento che la legge n. 124 dello scorso 28 ottobre ha inserito una modifica ai termini entro cui i Comuni hanno la possibilità di pubblicare online aliquote e detrazioni da utilizzarsi per i versamenti della seconda rata Imu, con scadenza fissata al 16 dicembre, facendoli accrescere fino al 9 dicembre. Tenuto conto di questo dato ai contribuenti resterebbe una sola settimana per poter sapere con certezza se e quanto pagare.
Ai professionisti resterebbero soltanto cinque giorni lavorativi per poter cercare sui siti di ciascun Comune le delibere, visionare i regolamenti, le aliquote e le detrazioni fissate, effettuare i relativi conteggi e predisporre i modelli di pagamento.

Da qui nascono le lamentele di associazioni e professionisti, che ritengono che il tempo a disposizione è troppo esiguo, presupposto questo per cui è stata richiesta da Confartigianato e da R.E.TE Imprese Italia una proroga della scadenza del pagamento.

Nicola Gaiero, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili della Provincia di Cuneo, e Lorenzo Tropini Bassino, presidente dell’Unione dei giovani dottori commercialisti ed esperti contabili di Cuneo, hanno ritenuto opportuno spiegare e precisare che : “E’ chiaro che si tratta di un tempo ristrettissimo, che si traduce in un elevato rischio di incorrere in errori e dunque in versamenti non corretti, che a loro volta produrrebbero sanzioni a carico dei contribuenti per colpe oggettivamente non proprie”.

 

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