Il mondo dei giovani sembra essere destinato ad allontanarsi ancora di più da quello del lavoro. E’ questo, infatti, che prevedono i dati di una indagine realizzata da Unioncamere in collaborazione con il Ministero del Lavoro, secondo i quali nei prossimi mesi del 2013 il numero degli occupati italiani con una età inferiore ai 30 anni sarà destinato a calare ancora.
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Entro la fine di dicembre 2013, sono previste infatti solo 120.489 assunzioni, contro le 144.273 assunzioni rilevate nel 2012, con una perdita del 2,7% sul totale – dal 35,5% al 32,8% – e una riduzione di oltre 23.784 posti di lavoro. Al giorno d’ oggi, cioè, molte imprese italiane del settore privato hanno portato a termine assunzioni di giovani con una età inferiore ai 30 anni, ma il loro numero rimane ancora inferiore a quello dell’ anno precedente.
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Su questi dati, tuttavia, non hanno ancora influito i risultati delle nuove misure introdotte recentemente dal Governo in favore del lavoro giovanile. Sono soprattutto le aziende dei servizi, in Italia, ad aprire le porte ai giovani e il loro numero sembra essere, nonostante tutto, aumentato rispetto al 2012.
Le aziende disposte ad assumere giovani sotto i 30 anni sono collocate per la maggior parte nel Nord Ovest e si collocano tra le piccole e le micro imprese con meno di 10 dipendenti.