Le contrattazioni nella Borsa nipponica iniziano con un timido segno positivo, nonostante alcuni dati non rispondano alle attese previste dagli analisti. I dati tecnici sullo studio del trend dei prezzi indicano una probabile continuazione della crescita del valore dell’indice Nikkey. Accelera l’attività manifatturiera del Sol Levante in agosto. Il dato finale dell’indice Pmi stilato da Markit/Jmma sale infatti a 52,2 punti, sotto alla lettura preliminare di 52,4 punti ma ampiamente meglio dei 50,5 segnati nel mese di luglio.
> Draghi, Bce “L’Europa deve portare avanti le riforme”
Rallenta però la crescita degli investimenti in strutture e macchinari da parte delle aziende giapponesi. Nel secondo trimestre 2014, infatt i, le spese in conto capitale sono cresciute del 3,0% contro il 4,1% del consensus e a fronte dell’incremento nel precedente trimestre del 7,4% (dato che si spiegava comunque con l’anticipo degli acquisti in vista dell’aumento delle tasse sui consumi dal 5 all’8% in vigore dal 1° aprile) spiega Fta online. Secondo i dati diffusi dal ministero nipponico delle Finanze, escludendo i software il progresso è stato dell’1,9% contro l’1% atteso dagli economisti ma decisamente sotto al balzo dell’8,3% segnato nel precedente trimestre.
Nel mese di agosto l’indice Pmi manifatturiero della Cina cala a 51,1 punti, leggermente peggio delle attese degli economisti per 51,2 punti e a fronte dei 51,7 segnati in luglio. Rallenta dunque la corsa dell’economia di Pechino, e il dato, diffuso dall’Ufficio nazionale di statistica cinese, segna un arretramento dopo il livello massimo in sette mesi registrato in luglio. Rallenta in agosto la corsa dell’economia della Cina. Il dato finale dell’indice Pmi stilato da Markit/Hsbc pur restando sopra quota 50, che separa crescita da contrazione, cala bruscamente a 50,2 punti da 51,7 di luglio (valore massimo in un anno e mezzo). Il dato è inferiore anche alla lettura preliminare di 50,3 punti (valore previsto anche dagli economisti).