Non serve a niente fare provvedimenti che riguardano le grandi imprese o meglio, sono utili ma non quanto un provvedimento che interessi le piccole e piccolissime imprese che secondo l’Istat sono il 90% del tessuto industriale del Paese.
Confcommercio parla dei dati forniti dall’Istat sulle imprese italiane e poi anche di quello che dovrebbe essere fatto quando queste imprese sono in difficoltà.
Le imprese attive nell’industria e nei servizi di mercato sono 4,3 milioni e occupano 15,8 milioni di addetti (10,9 milioni sono dipendenti). La dimensione media delle imprese è di 3,7 addetti. Nove su dieci sono microimprese. E’ la fotografia scattata dall’Istat nel report “Struttura e competitività del sistema delle imprese industriali e dei servizi” nel 2013.
La spesa per investimenti ammonta a circa 79 miliardi di euro e il valore aggiunto realizzato a circa 678 miliardi di euro (-1,7% rispetto al 2012). Nell’industria in senso stretto le imprese attive sono 428.970 (-2% rispetto al 2012), assorbono poco più di 4 milioni di addetti (-2,8%) – in larga maggioranza dipendenti (3,5 milioni, quasi un terzo dei dipendenti complessivi) – e realizzano 241,5 miliardi di euro di valore aggiunto (-1,5%). Nelle costruzioni sono attive 549.846 imprese (-3,9%) che occupano 1,4 milioni di addetti (-6,9%); il valore aggiunto è di 48,8 miliardi di euro (-8,7%). Nei servizi sono presenti 3.318.666 imprese (-0,7%) che occupano 10,4 milioni di addetti (-0,7%), per il 36,5% indipendenti, e realizzano 388 miliardi di euro di valore aggiunto (-0,9%).
Il valore aggiunto realizzato dalle 4.094.444 imprese con meno di 10 addetti è quasi equivalente a quello delle 3.383 imprese con 250 addetti e oltre, e il loro contributo è rispettivamente del 30,6% e del 31,0% sul totale. Le altre imprese contribuiscono al restante 38,4%. Il numero delle microimprese (95,3% delle imprese attive) e la loro dimensione occupazionale (47,4% degli addetti complessivi) spiega il loro rilevante contributo produttivo; ciò vale soprattutto per i servizi, dove si realizza il 73% del valore aggiunto di questa fascia dimensionale.
All’interno del segmento delle microimprese risulta rilevante la presenza di imprese con non più di un solo addetto (2,4 milioni di unità), che realizzano circa un terzo del valore aggiunto di questo segmento dimensionale. Le fasce dimensionali delle piccole (178.758 unità con 10-49 addetti) e delle medie imprese (20.897 unità con 50-249 addetti) assorbono rispettivamente 3,2 e 2 milioni di addetti. D’altro canto, le grandi imprese impiegano 3,1 milioni di addetti (per il 65,7% nei servizi). Il settore delle costruzioni fornisce il contributo più basso (7,2% del totale) alla produzione del valore aggiunto complessivo: meno della metà è realizzato dalle imprese con più di 10 addetti (46,6% del totale settoriale).